Assetto patrimoniale nelle famiglie moderne: tutela del patrimonio nelle nuove forme di convivenza
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- Il regime di comunione legale si applica automaticamente alle coppie sposate, salvo diversa scelta.
- I patti di convivenza sono strumenti legali validi per regolare i rapporti patrimoniali tra conviventi.
- I testamenti restano uno strumento fondamentale per garantire il rispetto delle volontà individuali.
- Trust e fondazioni fiduciarie offrono soluzioni avanzate per la protezione e continuità del patrimonio.
- Una pianificazione anticipata e la consulenza professionale sono essenziali per una gestione efficace.
Oggi parlare di assetto patrimoniale significa affrontare una realtà in continua evoluzione. Le famiglie non sono più soltanto quelle “tradizionali”: conviventi, unioni civili, seconde nozze e figli di precedenti relazioni rendono il quadro molto più complesso. Perciò, organizzare con consapevolezza il patrimonio non è solo una questione burocratica, ma un atto di tutela verso i propri affetti e la serenità futura.
In Italia, il regime patrimoniale prevalente per le coppie sposate è la comunione legale dei beni, applicato automaticamente a meno che i coniugi non optino per un'altra soluzione al momento del matrimonio o tramite atto notarile successivo.
Questo sistema stabilisce che i beni acquisiti durante il matrimonio siano di proprietà comune, divisi equamente. Alcuni beni, però, rimangono personali, come quelli acquistati prima del matrimonio o esclusi per legge, ad esempio beni ereditati o ricevuti tramite donazioni.
Con strutture familiari sempre più varie, la gestione patrimoniale diventa fondamentale per prevenire conflitti e tutelare i diritti di tutti.
La scelta tra comunione legale e separazione dei beni, insieme a una gestione trasparente, garantisce stabilità economica e rispetto reciproco.
Le famiglie allargate
Le famiglie allargate, cioè unioni successive a precedenti matrimoni o separazioni, affrontano diverse complessità nella gestione del patrimonio.
In Italia, circa mezzo milione di famiglie rientra in questa categoria, includendo coppie con precedenti matrimoni o separazioni che convivono con figli provenienti da relazioni diverse.
La gestione patrimoniale in queste situazioni può risultare particolarmente intricata, poiché deve considerare gli obblighi di mantenimento verso i figli di primo letto e le necessità dei nuovi figli nati dalla nuova unione.
Alcune sentenze della Cassazione hanno chiarito che la formazione di una nuova famiglia non riduce i doveri genitoriali nei confronti dei figli nati da relazioni precedenti, ribadendo che tali obblighi restano prioritari.
Unioni civili e convivenze
Le unioni civili e le convivenze, sempre più diffuse, presentano differenze significative rispetto al matrimonio tradizionale per quanto riguarda l'assetto patrimoniale. Nel matrimonio, salvo diversa scelta dei coniugi, si applica automaticamente il regime di comunione legale dei beni. Al contrario, unioni civili e convivenze non prevedono un regime patrimoniale predefinito.
Per questo motivo, è fondamentale che le coppie stabiliscano esplicitamente il loro regime patrimoniale tramite accordi scritti o patti di convivenza. Questi strumenti permettono di definire la gestione congiunta di alcuni beni, la separazione dei beni o altre modalità che rispecchino le necessità e le intenzioni della coppia, prevenendo così possibili controversie future.
L'importanza del dialogo e della pianificazione patrimoniale
Una comunicazione aperta e trasparente tra i partner è essenziale per evitare incomprensioni e conflitti futuri.
Stabilire in modo chiaro ruoli e responsabilità nella gestione dei beni e definire un piano condiviso, contribuisce a mantenere stabilità e coesione familiare.
Inoltre, una pianificazione ben strutturata aiuta a prepararsi per eventuali cambiamenti nella struttura familiare, come la nascita di nuovi figli o la formazione di nuove unioni, garantendo che gli obblighi di mantenimento e le esigenze patrimoniali di tutti i membri della famiglia siano adeguatamente considerati.
Strumenti per la tutela del patrimonio in famiglie non tradizionali
L'accordo prematrimoniale e il patto di convivenza
Nelle famiglie non tradizionali, come quelle formate da unioni civili o convivenze, gli strumenti per la tutela del patrimonio assumono una rilevanza particolare. In Italia, gli accordi prematrimoniali sono espressamente vietati dal codice civile - al contrario di ciò che accade in altri paesi come gli Stati Uniti, dove sono molto comuni. Questo divieto deriva dall'articolo 160 del Codice Civile, che proibisce accordi volti a regolare i rapporti patrimoniali dei coniugi prima del matrimonio.
Tuttavia, le coppie possono fare affidamento sui patti di convivenza, disciplinati dalla legge n. 76/2016 (nota come legge Cirinnà). Questi patti consentono di stabilire regole sui rapporti economici e patrimoniali tra i conviventi. Devono essere stipulati per iscritto e possono includere disposizioni sui diritti e doveri patrimoniali in caso di cessazione della convivenza, come l'eventuale assegno di mantenimento per il convivente economicamente più debole.
In aggiunta, i patti di convivenza possono prevedere clausole relative all'assistenza sanitaria, decisioni post mortem e attribuzioni di quote di eredità.
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Testamenti e disposizioni testamentarie
I testamenti e le disposizioni testamentarie rappresentano strumenti essenziali per la tutela del patrimonio in qualsiasi tipo di famiglia. Con un testamento, ogni individuo può esprimere chiaramente le proprie volontà riguardo alla distribuzione dei beni dopo la morte. È possibile specificare come suddividere il patrimonio tra figli, coniuge o partner, assicurandosi che i propri desideri siano rispettati.
Inoltre, un testamento può includere clausole per l'assistenza sanitaria e decisioni post mortem, come la donazione degli organi o le preferenze relative al funerale. Questo garantisce che le volontà del defunto vengano rispettate, anche in assenza di un patto di convivenza o di un accordo prematrimoniale.
Trust e fondazioni fiduciarie
I trust e le fondazioni fiduciarie sono strumenti avanzati per la gestione e la protezione del patrimonio, ideali per famiglie con beni significativi o complessi.
Il trust consente di trasferire la proprietà di beni a un trustee, che li gestisce nell'interesse dei beneficiari designati. Questo strumento è utile per proteggere i beni da eventuali creditori, per ottimizzare la gestione del patrimonio e per garantire continuità nella gestione anche in caso di incapacità o decesso di un membro della famiglia.
Invece, le fondazioni fiduciarie sono entità giuridiche autonome create per gestire e proteggere il patrimonio, spesso con finalità specifiche o a beneficio di determinate persone. Sono particolarmente indicate per famiglie che desiderano mantenere la coesione e una gestione centralizzata del patrimonio attraverso le generazioni.
L'implementazione di trust e fondazioni richiede una consulenza legale e patrimoniale approfondita per garantirne la corretta applicazione.
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Case study: esempi di gestione dell'assetto patrimoniale in famiglie allargate e unioni civili
Per comprendere meglio le complessità e le soluzioni nella gestione del patrimonio in famiglie allargate e unioni civili, è utile esaminare alcuni scenari reali.
Best practice per la gestione dell’assetto patrimoniale con le nuove forme di convivenza
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Pianificazione precoce
La pianificazione anticipata è essenziale per prevenire controversie future. È consigliabile che le famiglie stipulino patti di convivenza, testamenti e altri strumenti legali per definire in modo chiaro e trasparente i rapporti patrimoniali.
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Comunicazione e trasparenza
Una comunicazione aperta e trasparente è fondamentale per una gestione equa del patrimonio. I membri della famiglia dovrebbero discutere apertamente le proprie intenzioni e volontà, assicurandosi che tutti siano informati sulle decisioni prese.
Consulenza professionale
Affidarsi a consulenti patrimoniali specializzati è un passo importante per affrontare le complessità del diritto di famiglia. Questo tipo di supporto professionale aiuta a trovare soluzioni personalizzate per la gestione del patrimonio, evitando errori costosi e garantendo la conformità alle leggi e normative vigenti.