Assetto patrimoniale nelle famiglie moderne: tutela del patrimonio nelle nuove forme di convivenza

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Assetto patrimoniale familiare
I concetti più importanti da sapere sull’assetto patrimoniale per evitare controversie future

Tempo di lettura: circa 6,5 minuti

  • Il regime di comunione legale si applica automaticamente alle coppie sposate, salvo diversa scelta.
  • I patti di convivenza sono strumenti legali validi per regolare i rapporti patrimoniali tra conviventi.
  • I testamenti restano uno strumento fondamentale per garantire il rispetto delle volontà individuali.
  • Trust e fondazioni fiduciarie offrono soluzioni avanzate per la protezione e continuità del patrimonio.
  • Una pianificazione anticipata e la consulenza professionale sono essenziali per una gestione efficace.

Oggi parlare di assetto patrimoniale significa affrontare una realtà in continua evoluzione. Le famiglie non sono più soltanto quelle “tradizionali”: conviventi, unioni civili, seconde nozze e figli di precedenti relazioni rendono il quadro molto più complesso. Perciò, organizzare con consapevolezza il patrimonio non è solo una questione burocratica, ma un atto di tutela verso i propri affetti e la serenità futura.

In Italia, il regime patrimoniale prevalente per le coppie sposate è la comunione legale dei beni, applicato automaticamente a meno che i coniugi non optino per un'altra soluzione al momento del matrimonio o tramite atto notarile successivo.

Questo sistema stabilisce che i beni acquisiti durante il matrimonio siano di proprietà comune, divisi equamente. Alcuni beni, però, rimangono personali, come quelli acquistati prima del matrimonio o esclusi per legge, ad esempio beni ereditati o ricevuti tramite donazioni.

Con strutture familiari sempre più varie, la gestione patrimoniale diventa fondamentale per prevenire conflitti e tutelare i diritti di tutti

La scelta tra comunione legale e separazione dei beni, insieme a una gestione trasparente, garantisce stabilità economica e rispetto reciproco.

EXTRA TIP:

Donazioni tra conviventi: attenzione alla fiscalità

Le donazioni tra conviventi non godono delle agevolazioni fiscali previste per i coniugi o i parenti stretti. Le imposte possono essere elevate: fino all’8% con franchigia minima. Una pianificazione patrimoniale attenta può evitare costi inutili.

Le famiglie allargate

Le famiglie allargate, cioè unioni successive a precedenti matrimoni o separazioni, affrontano diverse complessità nella gestione del patrimonio. 

In Italia, circa mezzo milione di famiglie rientra in questa categoria, includendo coppie con precedenti matrimoni o separazioni che convivono con figli provenienti da relazioni diverse.

La gestione patrimoniale in queste situazioni può risultare particolarmente intricata, poiché deve considerare gli obblighi di mantenimento verso i figli di primo letto e le necessità dei nuovi figli nati dalla nuova unione. 

Alcune sentenze della Cassazione hanno chiarito che la formazione di una nuova famiglia non riduce i doveri genitoriali nei confronti dei figli nati da relazioni precedenti, ribadendo che tali obblighi restano prioritari.

Unioni civili e convivenze

Le unioni civili e le convivenze, sempre più diffuse, presentano differenze significative rispetto al matrimonio tradizionale per quanto riguarda l'assetto patrimoniale. Nel matrimonio, salvo diversa scelta dei coniugi, si applica automaticamente il regime di comunione legale dei beni. Al contrario, unioni civili e convivenze non prevedono un regime patrimoniale predefinito.

Per questo motivo, è fondamentale che le coppie stabiliscano esplicitamente il loro regime patrimoniale tramite accordi scritti o patti di convivenza. Questi strumenti permettono di definire la gestione congiunta di alcuni beni, la separazione dei beni o altre modalità che rispecchino le necessità e le intenzioni della coppia, prevenendo così possibili controversie future.

Gestione assetto patrimoniale

EXTRA TIP:

Differenze tra convivente e coniuge nella successione legittima

Secondo la legge italiana, in assenza di testamento, il convivente non eredita nulla. Solo il coniuge e i parenti legittimi hanno diritto alla successione. Ecco perché è fondamentale predisporre un testamento se si vuole tutelare il partner convivente.

L'importanza del dialogo e della pianificazione patrimoniale

Una comunicazione aperta e trasparente tra i partner è essenziale per evitare incomprensioni e conflitti futuri.

Stabilire in modo chiaro ruoli e responsabilità nella gestione dei beni e definire un piano condiviso, contribuisce a mantenere stabilità e coesione familiare. 

Inoltre, una pianificazione ben strutturata aiuta a prepararsi per eventuali cambiamenti nella struttura familiare, come la nascita di nuovi figli o la formazione di nuove unioni, garantendo che gli obblighi di mantenimento e le esigenze patrimoniali di tutti i membri della famiglia siano adeguatamente considerati.

Strumenti per la tutela del patrimonio in famiglie non tradizionali

L'accordo prematrimoniale e il patto di convivenza

Nelle famiglie non tradizionali, come quelle formate da unioni civili o convivenze, gli strumenti per la tutela del patrimonio assumono una rilevanza particolare. In Italia, gli accordi prematrimoniali sono espressamente vietati dal codice civile - al contrario di ciò che accade in altri paesi come gli Stati Uniti, dove sono molto comuni. Questo divieto deriva dall'articolo 160 del Codice Civile, che proibisce accordi volti a regolare i rapporti patrimoniali dei coniugi prima del matrimonio.

Tuttavia, le coppie possono fare affidamento sui patti di convivenza, disciplinati dalla legge n. 76/2016 (nota come legge Cirinnà). Questi patti consentono di stabilire regole sui rapporti economici e patrimoniali tra i conviventi. Devono essere stipulati per iscritto e possono includere disposizioni sui diritti e doveri patrimoniali in caso di cessazione della convivenza, come l'eventuale assegno di mantenimento per il convivente economicamente più debole.

In aggiunta, i patti di convivenza possono prevedere clausole relative all'assistenza sanitaria, decisioni post mortem e attribuzioni di quote di eredità.

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EXTRA TIP:

La dichiarazione di convivenza all’anagrafe

Le coppie conviventi possono registrare la propria unione presso l’anagrafe del Comune di residenza. Questo passaggio, sebbene facoltativo, è utile per accedere a determinati diritti, come il permesso di visita in ospedale o in carcere e per certificare l’unione in sede legale.

Testamenti e disposizioni testamentarie

I testamenti e le disposizioni testamentarie rappresentano strumenti essenziali per la tutela del patrimonio in qualsiasi tipo di famiglia. Con un testamento, ogni individuo può esprimere chiaramente le proprie volontà riguardo alla distribuzione dei beni dopo la morte. È possibile specificare come suddividere il patrimonio tra figli, coniuge o partner, assicurandosi che i propri desideri siano rispettati.

Inoltre, un testamento può includere clausole per l'assistenza sanitaria e decisioni post mortem, come la donazione degli organi o le preferenze relative al funerale. Questo garantisce che le volontà del defunto vengano rispettate, anche in assenza di un patto di convivenza o di un accordo prematrimoniale.

Trust e fondazioni fiduciarie

I trust e le fondazioni fiduciarie sono strumenti avanzati per la gestione e la protezione del patrimonio, ideali per famiglie con beni significativi o complessi

Il trust consente di trasferire la proprietà di beni a un trustee, che li gestisce nell'interesse dei beneficiari designati. Questo strumento è utile per proteggere i beni da eventuali creditori, per ottimizzare la gestione del patrimonio e per garantire continuità nella gestione anche in caso di incapacità o decesso di un membro della famiglia.

Invece, le fondazioni fiduciarie sono entità giuridiche autonome create per gestire e proteggere il patrimonio, spesso con finalità specifiche o a beneficio di determinate persone. Sono particolarmente indicate per famiglie che desiderano mantenere la coesione e una gestione centralizzata del patrimonio attraverso le generazioni. 

L'implementazione di trust e fondazioni richiede una consulenza legale e patrimoniale approfondita per garantirne la corretta applicazione.

Dai un’occhiata all’approfondimento sulla Pianificazione successoria: come proteggere il tuo patrimonio per le generazioni future.

Case study: esempi di gestione dell'assetto patrimoniale in famiglie allargate e unioni civili

Per comprendere meglio le complessità e le soluzioni nella gestione del patrimonio in famiglie allargate e unioni civili, è utile esaminare alcuni scenari reali.

Scenario 1: famiglia allargata con figli di primo e secondo letto

Consideriamo il caso di un uomo che ha un figlio da una precedente relazione e un figlio con la sua attuale moglie. In assenza di una pianificazione del passaggio generazionale, la morte del padre potrebbe portare a una distribuzione del patrimonio secondo le tabelle di legge, dove la moglie eredita una porzione significativa del patrimonio.

Quando anche la moglie verrà a mancare, questa porzione di patrimonio passerà al figlio nato dalla loro unione, escludendo il figlio di primo letto da questa eredità, a meno che la moglie non abbia espresso una volontà diversa attraverso un testamento.

Ti stai chiedendo Come funziona la successione? Ecco tutto quello che devi sapere.

Scenario 2: unione civile con patto di convivenza

In un'unione civile, una coppia può stipulare un patto di convivenza per regolare i rapporti patrimoniali. Ad esempio, se una coppia in unione civile decide di acquistare una casa insieme, possono includere nel patto di convivenza le modalità di gestione e di divisione della proprietà in caso di cessazione della convivenza.

Questo accordo può anche prevedere l'attribuzione di un assegno di mantenimento per il convivente meno abbiente e regolare altre questioni patrimoniali, evitando così future controversie.

Scenario 3: gestione del patrimonio attraverso trust

Una famiglia allargata con beni significativi potrebbe considerare la creazione di un trust per gestire e proteggere il patrimonio. Ad esempio, un genitore potrebbe trasferire la proprietà di alcuni beni a un trust, nominando un trustee che gestisca questi beni nell'interesse dei figli e del coniuge.

Questa soluzione può garantire la continuità della gestione patrimoniale anche in caso di incapacità o decesso di un membro della famiglia, evitando conflitti tra i discendenti.

Best practice per la gestione dell’assetto patrimoniale con le nuove forme di convivenza

Ecco le migliori pratiche per gestire l'assetto patrimoniale in famiglie allargate e unioni civil

  1. Pianificazione precoce

    La pianificazione anticipata è essenziale per prevenire controversie future. È consigliabile che le famiglie stipulino patti di convivenza, testamenti e altri strumenti legali per definire in modo chiaro e trasparente i rapporti patrimoniali.

    Scopri di più su come definire i tuoi obiettivi finanziari.

  2. Comunicazione e trasparenza

    Una comunicazione aperta e trasparente è fondamentale per una gestione equa del patrimonio. I membri della famiglia dovrebbero discutere apertamente le proprie intenzioni e volontà, assicurandosi che tutti siano informati sulle decisioni prese.

  3. Consulenza professionale

    Affidarsi a consulenti patrimoniali specializzati è un passo importante per affrontare le complessità del diritto di famiglia. Questo tipo di supporto professionale aiuta a trovare soluzioni personalizzate per la gestione del patrimonio, evitando errori costosi e garantendo la conformità alle leggi e normative vigenti.

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